In questo articolo della settimana scorsa abbiamo mostrato degli indicatori che rivelano una possibile continuazione del trend rialzista della borsa USA dopo le elezioni di midterm.

E fra i settori che in questa volata finale potrebbero avere rendimenti superiori all’indice di riferimento, quello dell’health care è senz’altro da segnalare.

Questo settore già colleziono’ rendimenti eccezionali nella famosa bolla delle “dotcom” degli anni ’90 e per certi versi sembra che stia ripetendo anche oggi lo stesso pattern atipico che fece da preludio a quei rendimenti fuori misura.

Vediamo anzitutto come ando’ negli anni ’90, illustrati nella figura sotto:

Come si vede, i titoli del settore, pur avendo già intrapreso un graduale trend rialzista nella prima metà degli anni ’90, solo nella seconda metà del decennio ebbero una furiosa impennata (con rendimenti medi del 250%), trainati dalla fase finale della bolla.

E anche oggi, credo che stiamo per avere un’opportunità simile.

La bolla della borsa USA non è ancora terminata, ma anzi, sta per realizzare la sua ultima impennata. Allo stesso tempo, gli investitori non sono ancora andati “all-in” nel settore dell’health care. Anzi, al contrario … gli investitori non vogliono avere niente a che fare con l’health care.

In pratica, abbiamo una borsa orientata verso la fase finale della sua apoteosi, ma nonostante cio’ esiste un suo settore dove ancora le quotazioni sono molto basse.

Questa rara situazione è perfettamente rappresentata dall’indice percentuale rialzista (Bullish Percent Index, BPI).

Il valore di BPI indica in percentuale quanti titoli di un certo settore si trovano in un trend rialzista e su tale base segnala se quel settore è ipervenduto o ipercomprato.

Normalmente, in una borsa lanciata in una bolla rialzista (con una abbondanza di quotazioni già troppo alte), il forte ipervenduto è un segnale “bullish” per un singolo settore, perché si suppone che prima o poi gli investitori inizino a preferire i suoi titoli in quanto sono fra i pochi rimasti con prezzi ancora bassi.

Ecco perché il BPI è “rialzista” quando scende a 30 o inferiore (ipervenduto) ed è ribassista quando raggiunge o supera 80 o superiore (ipercomprato).

Come si vede nel grafico qui sotto, a ottobre il settore dell’health care BPI è sceso sotto 20, mostrando un forte ipervenduto, per poi risalire sopra 30 alla fine di quello stesso mese:

Quindi non solo ottobre ha segnato la fase di massimo ipervenduto, ma ha anche registrato l’inizio dell’inversione a rialzo del settore.

Si tratta di una situazione molto simile a quella degli anni ’90, che puo’ portare a rendimenti a tre cifre percentuali, una volta che l’health care “, in ritardo rispetto agli altri settori, verrà trascinato anch’esso dalla bolla piu’ lunga della storia, cioè quella del mercato USA.