La settimana scorsa avevamo detto la nostra in questo articolo sul ribasso dell’oro di cui ormai tutti parlano.

Nel frattempo però non abbiamo smesso di analizzare ancora la questione e di informarci sui tanti elementi che sono in gioco e che non avevamo potuto trattare nell’articolo precedente.

Stamattina avevo notato che la borsa dell’oro di Shanghai dava un prezzo dell’oro abbastanza più alto di quello del “corrotto occidente”. E nel momento in cui scrivo, il differenziale è ancora così:

Corrotto occidente: 1238

Shanghai: ………………1263

Per capire perché stamattina ero così interessato a Shanghai, devo fare una premessa.

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La borsa dei futures sull’oro di Shanghai è aperta solo da quest’anno e ha un benchmark notevolmente più rigoroso delle corrispondenti borse dei futures occidentali.

Mentre infatti un’oncia di oro fisico reale corrisponde a centiaia di futures (quindi il future è “oro di carta” con un valore molto lontano dalla realtà e quindi estremamente manipolabile), il future cinese corrisponde a 1 oncia d’oro, quindi rispecchia quasi lo stesso valore  che l’oro fisico ha negli scambi veri e di sicuro non è manipolabile.

La settimana scorsa, molti analisti avevano già notato che il ribasso dell’oro era avvenuto quando la borsa di Shanghai sarebbe stata chiusa per 7 lunghi giorni a causa di festività nazionali.

Sentivamo tutti un pò puzza di bruciato; ed è per questo che stamattina la prima cosa che ho fatto quando sono sceso dal letto è stata di verificare la quotazione di Shanghai.

Il sospetto era che il ribasso della settimana scorsa fosse stato fatto per permettere ai trader occidentali di scaricare senza troppe perdite le posizioni short (ribassiste) sull’oro che avevano erroneamente assunto prima del brexit e che dovevano essere chiuse prima che andassero a scadenza.

Dal momento che ora c’è Shanghai a vigilare sul prezzo dell’oro di carta, quale migliore occasione per mettere in scena questo trucco, approfittanfo di una settimana intera di vacanze cinesi?

Infatti, come dicevo, già da stamattina c’è una differenza del 2% tra il prezzo dei truffatori occidentali e quello dei cinesi; e non è cosa da poco.

Il mistero si fa ancora più intrigante e quindi ho tutta l’intenzione di monitorare anche nei prossimi giorni questo differenziale, per vedere se Shanghai non avrà un effetto traino a rialzo sui prezzi dei truffatori di Londra.

Se sarà così, potremo utilizzare questo differenziale anche nei ribassi futuri dell’oro e avremo un prezioso indicatore in più per prevedere i movimenti di questo metallo.

Naturalmente, ti farò sapere nei prossimi articoli come andrà a finire questo monitoraggio…

Prima di lasciarti, non posso non raccontarti che stamattina mi sono anche imbattuto in un articolo del noto analista americano Andy Hoffman, che è andato ben oltre e ha scoperto che anche nel 2014 e nel 2015, nello stesso periodo di festività cinesi ottobrine, c’è stato un analogo trucco dei trader occidentali.

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Lui ha chiamato questo evento “Golden Week”, cioè la settimana “d’oro” in cui i trader corrotti d’occidente approfittano dell’assenza dei cinesi per schiantare il prezzo dell’oro scaricando le loro posizioni short.

Nel 2014 e nel 2015 non c’era ancora il mercato dei futures di Shanghai, quindi il confronto fatto da Hoffman è tra il prezzo futures di Londra e quello “spot” degli scambi cinesi di oro fisico (lingotti); ed ecco il risultato:

oro-truffa

In entrambi i casi, nel giro di un mesetto, l’oro è tornato esattamente allo stesso prezzo che aveva prima del ribasso truffaldino.

Ora sono curioso di vedere se la presenza di un mercato future a Shanghai avrà un impatto rialzista più veloce, rispetto a quello avuto dal prezzo spot cinese nei due anni precedenti.

In tutti i casi, se l’ipotesi di Hoffman è vera, siamo di fronte a un evento nuovo nella storia del mercato aurifero, proprio a causa della novità rappresentata dalla borsa dei futures di Shanghai.

Quando quest’anno aprì Shanghai, molti di noi analisti ci chiedemmo quale sarebbe stata la sua influenza sul mercato dei futures auriferi occidentali, che fino a quel momento aveva dominato indisturbato, manipolando i prezzi dell’oro in tutti i modi possibili.

Ora abbiamo la rara occasione per dare una prima risposta oggettiva e verificabile a questa importante domanda.

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Alla tua prosperità!

Il team di Segnali di Borsa

PS: l’articolo originale in inglese di Hoffman è qui