Il recente ribasso dell’oro, sebbene si sia fermato a uno dei livelli che avevamo previsto già a ottobre, cioè intorno a 1210 dollari, ha rotto la media mobile a 200 giorni e quindi ci obbliga a modificare il modello statistico usato nel nostro ultimo articolo di novembre.

A novembre infatti, quando era partita la prima importante spinta a ribasso dell’oro, avevamo indicato in questo articolo un modello basato su un trading range rialzista che combaciava con la media mobile a 200 giorni, che è un indicatore predittivo dei trend a lungo termine.

La figura sotto mostra il modello usato a novembre:

gold-annuale

Il grafico mostrava un ribasso ancora nei limiti del canale rialzista rappresentato dalle due linee parallele blu, nella cui parte inferiore correva la media mobile a 200 giorni (linea sottile rossa), non ancora superata dal trend a ribasso.

Il ribasso di queste settimane invece ha portato l’oro al di sotto di questa media (linea verde nella figura sotto):

200-mobile

Quindi ho deciso di abbandonare il modello usato fin qui e adottarne un altro che ti spiegherò qui di seguito.

Il modello che userò fornisce una visione più ampia del trend rialzista di lungo termine. Visione che comprende i ribassi recenti e anche quelli futuri.

Partiamo da questo grafico:

nuovo-modello

Vediamo qui il trend ribassista triennale (linea nera discendente) rotta a rialzo nel 2016 fino al massimo di luglio successivo alla brexit.

La linea blu AB misura l’ampiezza del rialzo che farà da modello per il rialzo successivo di lungo termine (linea CD).

La linea rossa C misura invece la potenziale forza a ribasso, contenuta entro i due possibili minimi (linee tratteggiate) di 1172,07 e 1116,86, corrispondenti ai due livelli minimi di Fibonacci.

Il principio generale su cui si basa questo nuovo modello è che il 2016, invece di inaugurare un deciso trend rialzista, come si poteva supporre, in realtà non si è mosso dai minimi dei tre anni precedenti.

Dunque considero gli ultimi 4 anni (includendo il 2016) la fase finale di un trend ribassista, dove si intravde l’inizio di una fase laterale-rialzista che avrà dei movimenti molto ampi a rialzo e a ribasso, evidenziati dalla già citata linea rossa C e la successiva linea blu CD.

In questo nuovo modello, non diamo per scontato un deciso rialzo, perché tutto si gioca sui minimi.

Se il ribasso attuale si fermerà ai due livelli di Fibonacci indicati (cioè al di sopra del trend ribassista indicato dalla linea nera), l’oro, nel suo rialzo successivo (linea CD) consoliderà davvero il trend a rialzo di lungo termine che si era intravisto a luglio.

Ma se invece il ribasso proseguirà fino al minimo da cui era partito il rialzo del 2016 culminato a luglio (1046 dollari, indicati nell’ultimo fumetto rosso in basso), non potremo dire altro che si tratta di un movimento laterale dove ancora non si vede la partenza del trend a rialzo di lungo termine.

Su quest’ultimo punto (cioè se l’oro si fermerà ai livelli di Fibonacci o scenderà oltre), bisogna aggiungere che la situazione di forte ipervenduto che avevamo visto a novembre non è cambiata.

Il MACD è ancora sotto lo 0 e l’RSI è a livello 30:

macd

rsi

Questa situazione di ipervenduto molto forte potrebbe frenare la discesa e innescare un trend a rialzo di breve, confermando l’ipotesi più ottimistica, cioè che siamo all’inizio di una fase laterale-rialzista di lungo.

Per quanto riguarda le previsioni a medio termine quindi, mi fermo qui e attendo gli sviluppi delle prossime settimane.

Altro discorso è invece quello che riguarda il trend di lungo termine dell’oro.

E’ bene precisare che questo articolo non mette in discussione che il trend di lungo termine resta rialzista. Si limita a descrivere quello che potrebbe esserci nelle fasi intermedie prima del rialzo definitivo (o dei diversi rialzi definitivi, dato che i trend non sono mai lineari).

Finché le condizioni generali non cambieranno radicalmente, sul trend di lungo termine noi di Segnali di Borsa restiamo ancora fedeli alle analisi pubblicate in questo articolo, che è quello in cui avevamo sviscerato tutti gli aspetti relativi alla visione pluriennale di questo ciclo.

Il “pezzo forte” di quell’articolo era un grafico molto esplicativo che ti ricopio qui sotto:

gold bulls

Il grafico mette a confronto tutti i trend rialzisti di lunghissimo termine degli ultimi anni, fra i quali possiamo intravedere quello attuale come una minuscola linea rossa in basso a sinistra.

Non c’è modo migliore per dare l’idea delle dimensioni dei rialzi ciclici dell’oro e di quanto siamo ancora lontani dal poter dire se il trend attuale entrerà a far parte di questo incredibile guinnes dei primati.

Ti consiglio di rileggere quell’articolo e anche tutti gli altri che abbiamo pubblicato in questo blog sull’argomento.

Per quanto riguarda gli sviluppi futuri del trend, resta sintonizzato con noi, perché lo seguiremo con la consueta puntualità e senza pregiudizi.

Penso che tu sappia quanto è difficile essere obiettivi sull’oro.

Forse hai già notato che molti analisti finanziari,di fronte al fascino di questo antichissimo asset finiscono con diventare troppo tifosi o troppo denigratori dell’oro.

Noi invece ci stiamo sforzando di non farci prendere dall’emotività (ti assicuro che è difficile) e di seguire questo trend con la massima obiettività possibile, fino a cambiare i nostri modelli previsionali, se vediamo che la situazione cambia (come hai visto proprio in questo articolo).

Se non lo hai ancora fatto, iscriviti gratis a Segnali di Borsa per ricevere comodamente via email i nostri prossimi articoli su questo ed altri trend poco conosciuti dalla massa o su cui gli analisti ufficiali non riescono ad “azzeccarne” una.

Noi siamo forse troppo prudenti e analizziamo molti meno trend di quanto ne facciano gli altri blog.

Alla fine, però, seguire solo i trend che davvero presentano tutte le condizioni per dare dei rendimenti, ci ha consentito forse di fare meno articoli di quanti vorremmo, ma anche di “azzeccare” quasi tutte le previsioni (come mostrato ad esempio in questo articolo).

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Alla tua prosperità!

Il team di Segnali di Borsa