Fino a pochi anni fa eravamo abituati a pensare al platino come al metallo più costoso, con l’oro al secondo posto seguito, in un lontano terzo posto, dal palladio.

All’inizio di questo decennio, il 1 ° gennaio 2010, le cose stavano ancora cosi:

Questo “ordine naturale delle cose” sembrava ancora in equilibrio, ma nascondeva già una tendenza che negli ultimi venti anni ha rimesso tutto in discussione…

Infatti, dalla fine degli anni ’90 a oggi, il prezzo del palladio è passato da $ 125 l’oncia a quasi $ 1.100 di oggi:

Grazie anche alla costante manipolazione compiuta dalla finanza ufficiale attraverso il mercato dei futures, che ha mantenuto basse le quotazioni di oro e argento, il palladio ha cosi’ potuto fare il salto di qualità da metallo industriale a metallo prezioso.

Dal punto di vista pratico, questa “promozione” del palladio era impedita da un ostacolo banale: il palladio era difficile da incastonare, quindi non era usato in gioielleria.

Ma ora che il problema del casting è stato risolto, il palladio sta prendendo il posto che gli spetta in questo nel settore.

Nonostante cio’, molti ancora associano il palladio al suo impiego nei convertitori catalitici per rendere le macchine meno sporche e fanno fatica a definirlo un metallo prezioso …

Ma cosa definisce un metallo come “prezioso”?

Anzitutto, il prezzo…

Come ho già detto, il palladio oggi ha raggiunto circa $ 1,100 l’oncia.

Per mettere questo in prospettiva …

  • Il prezzo del platino è di circa $ 840 l’oncia oggi, e
  • Il prezzo dell’oro è di circa $ 1.220 per oncia.

Quindi il palladio non è piu’ terzo in classifica, ma ha scavalcato il platino.

Come possiamo ancora negare che sia un metallo prezioso?

Al contrario, secondo alcuni esperti del settore minerario, come Robert Friedland , questo metallo potrebbe diventare persino più prezioso dell’oro.

In effetti, se il trend a rialzo del palladio continua e la manipolazione a ribasso dell’oro viene perseguita con la consueta tenacia dalle banche centrali, l’ipotesi non è campata in aria.

Tanto piu’ che al momento il palladio non sembra influenzato da una analoga manipolazione da parte delle banche, come mostra il grafico sotto:

La figura mostra che, nonostante le massicce vendite di futures denominati in palladio fatte dalle banche (linea rossa definita come “Commercials” nella parte basse del grafico), il prezzo del metallo è costantemente salito.

Segno questo che, a differenza dell’oro, il palladio non ha ancora un mercato dei futures cosi’ esteso da influenzare il prezzo di scambio del metallo vero e proprio.

La situazione percio’ è questa: entrambi i metalli (palladio e oro) hanno toccato il fondo intorno al 15 agosto.

Da quel momento, l’oro (“bastonato” dalla manipolazione delle banche) è aumentato solo di circa 45 $ l’oncia, mentre il palladio ha guadagnato circa $ 250 l’oncia.

Se questa tendenza persiste, il palladio potrebbe avere più valore dell’oro entro pochi mesi.

E in ogni caso, anche se cio’ non dovesse accadere, la tendenza a rialzo di questo metallo prezioso sembra inarrestabile.

La salita dei prezzi dovrebbe essere sostenuta non solo dal differenziale tra domanda e offerta del metallo vero e proprio, ma anche dal mercato borsistico.

Infatti, proprio a causa del fatto che non si pensa ancora al palladio come a un metallo prezioso, gli investitori entrati in questo metallo attraverso i futures o l’unico etf esistente nel mercato americano (quello gestito dalla Aberdeen Standard Investments) sono ancora relativamente pochi.

Nel lungo termine quindi, la corsa del palladio, per quanto clamorosa, sembra essere ancora nelle sue fasi iniziali, perché ha un potenziale di crescita maggiore rispetto agli altri preziosi, dove gli investimenti sono storicamente iniziati già da decenni.

Si tratta percio’ di un ottimo investimento da “cassettista”. Fermo restando la sua salita un po’ troppo verticale fatta dal 2016 a oggi.

Di fronte alle salite quasi verticali di un asset, è infatti sempre meglio aspettare dei momenti di forte flessione temporanea, prima di investire.

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