La Federal Reserve alzerà i tassi o li abbasserà? Tranquillo, non ho alcuna intenzione di annoiarti con questo sciocco tormentone che impazza sui media e serve solo a confondere gli investitori.

In Segnali di Borsa forniamo solo notizie veramente utili a chi vuole investire. Quindi ti presenterò l’argomento da un altro punto di vista.

Anzitutto, ti rimando a questo articolo di luglio che ti fornisce il quadro generale di cui dobbiamo tenere conto molto più delle chiacchiere del telegiornale.

In quell’articolo ti anticipavo che la politica di acquisto massiccio di titoli di stato americani da parte delle banche centrali (di tutto il mondo, non solo quelle americane) avrebbe provocato nel mercato solitamente “compassato” di questi titoli una volatilità molto simile a quella dei titoli azionari.

E infatti, a luglio avevo segnalato un forte aumento del prezzo di questi titoli (con il grafico che ti replico qui sotto):

Cattura

Il grafico mostra l’andamento del TLT, un Etf che replica l’andamento dei titoli di stato USA a 20 anni.

L’aumento di prezzo di TLT faceva presagire un possibile crollo, che si è puntualmente verificato:

hammer

Ora la caduta ha portato TLT molto sotto la linea blu della sua media mobile a 50 giorni (formando un pattern che in gergo si chiama Sledgehammer).

Come puoi vedere dal grafico, di solito quando TLT cade oltre il 3% sotto questa media mobile, subito ha un rapido aumento fino a riportarsi sopra la linea blu.

Questo ti consente di fare una comoda operazione long su TLT, comprando ora e vendendo quando va sopra la media mobile.

Naturalmente puoi fare anche lo short successivo, perché è abbastanza scontato che il rialzo successivo sarà abbastanza ripido e formerà una figura simile a quella di luglio, rappresentata nel primo dei due grafici.

Quella figura era un ottimo segnale short (il forte rialzo era divergente rispetto alla linea discendente del MACD sottostante). E potrebbe verificarsi di nuovo.

Ed ecco così pronti due bei trade…

…Ma come, tutto qui?

Si, lo so, forse potrà sembrarti un tantino irriverente ridurre le complicate dissertazioni dei media sulle prossime mosse della Federal Reserve a un semplice gioco di trading.

Ma in realtà per noi di Segnali di Borsa conta l’analisi fatta in quell’articolo di luglio.

E conta il fatto che la Fed può determinare solo i tassi d’interesse dei titoli di stato a breve termine. Quelli invece dai 10 anni in su non sono manipolabili in questo modo diretto e subiscono solo l’influenza della politica più generale delle banche centrali.

Ecco perché in questo caso conta molto di più sapere cosa succede nei mercati, piuttosto che conoscere il numero di scarpe della Yellen o con che cosa fa colazione al mattino.

Alla tua prosperità!

Il team di Segnali di Borsa

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